Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni patteggia per l'inchiesta sul MOSE: differenze tra le versioni
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Il [[w:Finanziamento illecito ai partiti|finanziamento illecito]] di cui è accusato risale al 2010, quando ricevette dal [[w:Consorzio Venezia Nuova|Consorzio Venezia Nuova]] la somma di {{TA|450 000}} euro per la sua campagna elettorale. Davanti ai pubblici ministeri Stefano Ancilotto, Stefano Buccini e Paola Tonini, il sindaco ha ammesso l'esistenza dell'illecito, ma si è difeso dicendo che di non aver ricevuto i soldi per fini personali e non in prima persona: «''è stata una campagna elettorale "chiavi in mano", io facevo quello che diceva il PD''».
Il sindaco ha spiegato ai magistrati che furono i vertici della sezione veneziana del
Parte del denaro, {{TA|247 000}} euro, è arrivata dal direttore generale della Sitmar Sub Scarl Nicola Falconi, grazie all'appalto ricevuto per il servizio di vigilanza effettuato per conto del Consorzio, un contratto che inizialmente comprendeva l'intervento di tre barche a {{TA|35 000}} euro al mese,
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