Crisi in Corea del Nord: intervista a Scott Snyder e Robert Kelly: differenze tra le versioni

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'''WN''': ''La Corea del Nord ha spostato uno dei suoi missili a lungo raggio sulla sua costa orientale. È una mossa di cui preoccuparsi?''
[[File:Interview with Dr.Kelly - Q1.ogv|thumb|right|300px]]
:'''RK''': Non penso che sia una mossa seria come l'hanno descritta i media. Prima di tutto, hanno spostato un solo missile. Secondo, non è chiaro se la Corea del Nord abbia effettivamente delle testate nucleari sufficientemente piccole per essere inserite su dei missili. Loro hanno detto di sì, ma le testate nucleari sono particolarmente pesanti e per questo motivo hanno bisogno di missili sufficientemente larghi, quindi spostare un missile non significa necessariamente che verrà puntato verso gli Stati Uniti o verso Tokyo, che secondo me sono gli obbiettivi più probabili. Non è chiaro se si tratti davvero di un missile nucleare, se sia pronto al decollo... quindi per quanto ne so, mi sembra ancora una volta un bluff. Mi sembra che parliano, parlino, ma che non ci saranno poi reali conseguenze, mi sembra più una "guerra di parole".
 
'''WN''': ''Si parla molto di [[w:Kim Jong-un|Kim Jong-un]] come di un leader privo di esperienza. Secondo lei, saprà fermarsi sul ciglio del burrone?''
[[File:Interview with Dr.Kelly - Q2.ogv|thumb|right|300px]]
:'''RK''': Ecco, questa è una bella domanda. No, non lo penso, e questo è il motivo per cui stiamo avendo questa conversazione. [[w:Kim Jong-il|Kim Jong-il]], il padre di Kim Jong-un, era davvero molto bravo in questo senso - dico "bravo" fra virgolette. Sapeva molto bene come giocare a questo gioco, sapeva molto bene come prendere il Sud, soprattutto per ottenere aiuti, riso, assistenza, carburante... Suo figlio è lì da 14-15 mesi, un anno e mezzo circa al massimo. Non è passato attraverso i processi educativi del regime, non ha avuto esperienze né nell'esercito, né nel partito. E sicuramente non ha alcun addestramento militare, non sembra sia mai andato in un qualche istituto militare. Ha frequentato un collegio in Svizzera, al massimo. Quindi, non è del tutto chiaro cosa davvero sappia fare, se sappia come comportarsi. Ho come l'impressione che sia stato incitato dai suoi stessi generali e che loro lo facciano perché non vogliono che la loro posizione venga ridimensionata nel nuovo ordine. Sotto suo padre Kim Jong-il, l'esercito è stato costituzionalmente elevato a un livello di importanza molto alto, quasi come se fossero il primo pilastro del Governo, quella che noi chiamiamo "strategia dell'esercito prima di tutto". Penso che adesso siano preoccupati che, per far ripartire l'economia, il nuovo Kim possa ridimensionare il ruolo dei militari, penso sia questo il vero motivo di tutto ciò. Non penso che vogliano davvero una guerra.
 
'''WN''': ''Quindi pensa che queste minacce siano soltanto un metodo per ottenere più aiuti dalle Nazioni Unite?''
[[File:Interview with Dr.Kelly - Q3.ogv|thumb|right|300px]]
:'''RK''': Non proprio dalle Nazioni Unite, il loro ruolo nella vicenda è piuttosto limitato a dire il vero. Ci sono alcune agenzie ONU specializzate che operano in Corea del Nord - penso che il [[w:Programma alimentare mondiale|Programma alimentare mondiale]] sia la principale fra queste, perché i nordcoreani hanno costantemente problemi di mancanza di cibo - e poi ci sono altre ONG occidentali, organizzazioni benefiche e simili. Io stesso sono stato in Corea del Nord e ho visto come lavorano queste organizzazioni, ho incontrato persone che vivono lì e fanno questo. Ma sono organizzazioni piccole. I nordcoreani hanno paura che gli occidentali possano girare liberamente, creare problemi, parlare alla gente... Ogni tipo di contatto con l'esterno in Corea del Nord è molto, molto limitato. Penso che il vero problema siano in realtà i vicini della Corea del Nord, ossia Giappone, Cina, Stati Uniti e Corea del Sud. La Russia non ha un grande ruolo in tutto questo. E questo è ciò che davvero vogliono, i nordcoreani adesso sono totalmente dipendenti dai soli cinesi. Un tempo riuscivano a mettere i cinesi, i sudcoreani, i giapponesi e gli statunitensi l'uno contro l'altro e a ottenere aiuti e concessioni da ciascuno di loro. Negli ultimi dieci anni, il gioco si è fatto più difficile. Soprattutto Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud hanno serrato i ranghi e non vogliono più affrontare la Corea del Nord da soli, spingendola sempre più verso la Cina. Ma alla Corea del Nord non piace essere dipendente da un Paese solo. E credo che tutto questo sia solo un tentativo di liberarsi da questa dipendenza, ma è piuttosto difficile dal momento che è ormai una colonia economicamente dipendente dalla Cina.