Libia: attentato al consolato statunitense, ucciso l'ambasciatore: differenze tra le versioni

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Traduzione di "abuse" con offendere: dalla citazione "While strongly condemning any attempt to abuse the person of Muhammad, or an insult to our holy places and prejudice against the faith, we reject and strongly condemn the use of force to terrorise..."
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Nell'attentato hanno perso la vita l'ambasciatore degli Stati Uniti in Libia [[w:Christopher Stevens (diplomatico)|Christopher Stevens]], due [[w:marine|marines]], e un impiegato del consolato. Proteste di entità minore si sono verificate anche in [[Egitto]], al [[w:Il Cairo|Cairo]], dove i manifestanti hanno scalato i muri dell'ambasciata statunitense e hanno abbattuto la [[w:Bandiera degli Stati Uniti d'America|bandiera a stelle e strisce]] per poi bruciarla e sostituirla con quella nera islamica. Successivamente, tuttavia, le manifestazioni di protesta si sono propagate anche in altri [[w:Mondo islamico|Paesi islamici]], tra cui lo [[Yemen]]. A seguito di questi fatti, il [[w:Governo statunitense|governo]] degli [[Stati Uniti]] ha predisposto l'invio il Libia di 200 marines e un'offensiva con l'uso di droni; ha anche ordinato il trasferimento del personale diplomatico da Bengasi a [[w:Tripoli|Tripoli]].
 
Il primo ministro libico, [[w:Muṣṭafā Abū Shāqūr|Muṣṭafā Abū Shāqūr]], ha condannato l'attacco dicendo: «Pur condannando con fermezza ogni tentativo di abusareoffendere dellala persona di Maometto, ogni insulto ai nostri luoghi santi e ogni pregiudizio contro la nostra fede, rifiutiamo e condanniamo fermamente l'uso della forza per terrorizzare e uccidere persone innocenti». Ha comunque ribadito «la profondità del rapporto tra Libia e Stati Uniti, intensificatisi con la presa di posizione del governo degli Stati Uniti a sostegno della [[w:Guerra civile libica|rivoluzione del 17 febbraio]]».
 
[[w:Muḥammad Yūsuf al-Maqariyaf|Muḥammad Yūsuf al-Maqariyaf]], presidente della Congresso Generale Nazionale della Libia, ha detto: «Presentiamo le nostre scuse agli Usa, al popolo americano e al mondo intero; […] dobbiamo opporci in modo e (''sic!'') inequivocabile a questa violenza senza senso che è costata la vita di servitori dello Stato».