Libia: attentato al consolato statunitense, ucciso l'ambasciatore: differenze tra le versioni

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== Reazioni internazionali ==
===Libia===
Il primo ministro libico [[Muṣṭafā Abū Shāqūr]] ha condannato l'attacco dicendo: "Pur condannando con fermezza ogni tentativo di abusare della persona di Maometto, ogni insulto ai nostri luoghi santi e ogni pregiudizio contro la nostra fede, rifiutiamo e condanniamo fermamente l'uso della forza per terrorizzare e uccidere persone innocenti". Ha comunque ribadito "la profondità del rapporto tra Libia e Stati Uniti, intensificatisi con la presa di posizione del governo degli Stati Uniti a sostegno della rivoluzione del 17 febbraio".
 
[[Muḥammad Yūsuf al-Maqariyaf]], presidente della Congresso Generale Nazionale della Libia, ha detto: "Ci scusiamo con gli [[Stati Uniti]], il popolo e il mondo intero per quello che è successo; confermiamo che nessuno sfuggirà agli interrogatori e alle conseguenti punizioni".
 
Il [[12 settembre]] si è svolta a [[Bengasi]] una manifestazione pacifica i cui partecipanti hanno esposto uno striscione con scritto "[[Christopher Stevens|Chris Stevens]] era un amico di tutti i libici".
 
===Egitto===
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===Yemen===
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===Stati Uniti===
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===Altre reazioni internazionali===
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