Iran: per Ahmadinejad l'effetto delle sanzioni è «come la guerra»: differenze tra le versioni

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mercoledì 5 settembre 2012

File:Ahmadi nejad 2012 pakistan.jpg
Ahmadinejād quest'anno in Pakistan

Il Presidente dell'Iran Mahmud Ahmadinejād ha affermato ieri che l'effetto delle sanzioni economiche imposte dall'Unione Europea e dagli Stati Uniti sul programma nucleare iraniano è «come la guerra»; e ha aggiunto «[…] stiamo lavorando per bypassarle giorno e notte».

Il commento, in diretta televisiva, ha ammesso per la prima volte da parte di un personaggio importante dell'Iran l'effetto delle sanzioni. Queste sanzioni comprendono restrizioni finanziarie e il divieto da parte dell'UE di esportazione di petrolio greggo, da cui l'economia iraniana riceve l'80% del reddito estero. Nella sua ultima relazione mensile l'OPEC ha affermato che l'esportazione di petrolio greggio è sceso al livello più basso degli ultimi vent'anni, 2,8 milioni di barili al giorno. Il leader supremo del paese, l'Āyatollāh Alī Khāmeneī, ha descritto la dipendenza del petrolio dell'Iran come "una trappola" risalente alla rivoluzione iraniana del 1979, da cui il paese dovrebbe liberarsi.

Tra le misure adottate dall'Iran per aggirare le sanzioni c'è anche il cambiamento di bandiera da parte delle navi cisterne, soluzione già adottata in Cipro e Malta e, più recentemente, in Tanzania e Tuvalu. Nel mese di agosto, i registri di navigazione di quest'ultime hanno ceduto alle pressione dei legislatori statunitensi, non accettando più petrolio greggio dall'Iran. Howard Berman, il politico Partito Democratico membro della commissione degli Affari Esteri della Camera, ha poi commentato: «L'Iran sta imparando nel modo più duro, che noi non cambieremo, nell'applicare sanzioni paralizzanti sul regime, e gli altri stanno imparando che eludere le sanzioni internazionali è una strategia perdente».

Ahmadinejād martedì ha predetto che l'Iran avrebbe superato gli effetti della sanzione, pur riconoscendo che i controlli finanziari incidono pesantemente sulla capacità del paese per le necessità di base.

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