Nuova sparatoria sul litorale laziale. Ucciso un camorrista: differenze tra le versioni

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[[File:Terracina-vista01.jpg|thumb|left|300px|Veduta di [[w:Terracina|Terracina]], nello scenario del [[w:Circeo|Circeo]]]]
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Un'estate di fuoco, quella che si vive quest'anno nelle località turistiche del litorale laziale, non solo a causa delle ondate di calore che, senza concedere tregua, da mesi avvolgono implacabili l'intera penisola. Si tratta, in questo caso, deldi un fuoco nonpoco metaforico, quello sprigionato dalle pallottole esplose all'interno di interminabili faide che da anni, ormai, imperversano tra le varie famiglie e la fazioni della [[w:camorra|camorra]] [[w:Napoli|napoletana]] e [[w:Caserta|casertana]], quelle stesse che, da tempo, hanno eletto alcune rinomate località turistiche del Lazio a ''buen retiro'' delle loro estati e a territorio di conquista per l'espansione tentacolare delle loro attività imprenditoriali. Così,c in alcuni casi, finiscono inevitabilmente anche per essere anche teatro delle loro efferatezze omicide.
 
==L'omicidio in spiaggia a Terracina==
Ieri, 23 luglioagosto, è toccato a [[w:Terracina|Terracina]] il compito di raccogliere il testimone della violenza camorrista estiva inaugurata poco meno di un mese fa nella non lontana [[w:Nettuno (Italia)|Nettuno]]. Lo ha fatto con un agguato cruento proprio su quel lungomare che i cittadini di Terracina hanno voluto dedicare a una loro illustre antenata e conterranea, la [[w:mitologia greca|mitica]] [[w:Circe|Circe]] [[w:Omero|omerica]]. Vittima è ancora una volta un camorrista, Gaetano Marino, [[w:Napoli|napoletano]], 48 anni, personaggio ben noto agli abitanti e ai frequentatori della località circea, delle cui spiagge era considerato un habitué. Marino è stato abbattuto da cinque dei numerosi colpi di pistola sparatigli nei pressi dello stabilimento, dopo essersi appena allontanato da quella spiaggia sulla quale, in vacanza dal suo pericoloso lavoro, si godeva ignaro i piaceri dell'estate in famiglia, tra ombrelloni e lettini dello stabilimento balneare ''La Sirenella'', solitamente meta di famigliole festose e schiamazzanti di bagnanti in cerca di relax, costrette, nell'occasione, a precipitoso e generalizzato fuggi-fuggi. A ucciderlo, secondo le testimonianze oculari raccolte dalla squadra mobile di Latina, intervenuta sul posto, sarebbero stati due killer che lo avrebbero fatto cadere in trappola inducendolo ad avvicinarsi, e che, compiuto il loro servizio, sarebbero poi fuggiti a bordo di una Fiat Punto bianca. La scena del crimine è stata subito interdetta alla folla di curiosi che si è assiepata sul lungomare, e consegnata alla [[w:polizia scientifica|polizia scientifica]], per i rilievi di routine.
 
==Il precedente del 24 luglio a Nettuno==