Dopo Pompei, anche Roma fa la sua parte: crolla un muro al Pincio: differenze tra le versioni

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Il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, [[w:Umberto Broccoli|Umberto Broccoli]], se la prende con gli eccessi del clima, l'avvicendarsi gli inverni molto piovosi e nevosi con estati infuocate, ma il vero responsabile, in questo come in altri episodi, sembra essere l'irrimediabile incuria e insensibilità dell'uomo e delle istituzioni, incapaci di proteggere, dalle ingiurie del tempo e del clima, le emergenze architettoniche che costellano gli antichi centri storici delle città.
 
Peraltro, lo stato precario del paramento laterizio, come documentato dall'immagine acclusa a questo articolo, era ben visibile non solo ai tecnici che avevano condotto e collaudato il restauroapprezzabile, conclusonon asolo inizioall'occhio estate,competente delladi porzionetecnici immediatamente adiacente (è la parte intonacataspecializzati, ama destraanche nellaallo fotosguardo ainesperto fianco), ma anche adi semplici passanti, privi di ogni specifica competenza tecnica.
Il sindaco [[w:Gianni Alemanno|Gianni Alemanno]], giunto sul posto per un sopralluogo, si è dichiarato comunque ottimista, indicando in soli 15 giorni la durata dell'intervento di messa in sicurezza e ripristino. Il danno per le casse del comune è stato da lui stimato in 300 000 euro.