Il governo vuole spostare tutte le feste non-religiose alla domenica successiva: differenze tra le versioni
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Cosa succederebbe negli Stati Uniti se [[w:Barack Obama|Barack Obama]] spostasse alla domenica successiva la celebrazione del "giorno dell'Indipendenza" ([[w:4 luglio|4 luglio]]) o "del giorno del Ringraziamento" (che cade l'ultimo giovedì di [[w:novembre|novembre]])? O se [[w:Nicolas Sarkozy|Nicolas Sarkozy]] spostasse la celebrazione della [[w:presa della Bastiglia|presa della Bastiglia]]? Eppure, il [[w:14 luglio|14 luglio]] sta ai francesi come il 25 aprile sta all'Italia. Tali simboli assieme ad altri, come l'inno nazionale, la bandiera o la storia di un Paese, sono "fattore d'integrazione" dell'ordinamento statale, formano il popolo di una nazione: Michael Walzer coniò la definizione "americani col trattino" (''hyphenated Americans''). Difatti il popolo statunitense è formato da indiani, immigrati spagnoli, cinesi, italiani che si definiscono americani in quanto si riconoscono nei simboli patri.
Lo spostamento di tali festività avrà ripercussioni a livello sociale ed economico, in quanto ci sarà una maggiore produttività per l'abolizione dei "ponti". Tuttavia, il gioco non vale la candela: infatti, Federalberghi ha osservato che all'aumento della produttività per lo spostamento delle feste si ha una analoga contrazione dei consumi.
Anche l'ANPI, l'associazione nazionale partigiani italiani, si è fatta sentire attraverso un comunicato stampa:
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