Libia: liberati i quattro italiani. A Tripoli ancora spari contro i giornalisti: differenze tra le versioni

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giovedì 25 agosto 2011

File:Bāb al ‘Azīzīyah, Tripoli, Tsarrbuus, LY..jpg

Soso stati liberati i quattro giornalisti italiani rapiti nella giornata di ieri in Libia. Elisabetta Rosaspina, Giuseppe Sarcina, Domenico Quirico e Claudio Monici sono ora al sicuro nell'Hotel Corinthia a Tripoli.

Sono gli stessi ex ostaggi a raccontare ora la dinamica del loro rapimento. Dal loro racconto emerge che gli uomini armati che hanno assalito il pick up su cui viaggiavano i giornalisti e che hanno ucciso l'autista volessero uccidere anche i quattro italiani. A salvarli sarebbe stata proprio una divisione interna fra i rapitori, alcuni dei quali hanno portato via i prigionieri e li hanno trasferiti in un appartamento, dove due civili li hanno tenuti nascosti. Sempre secondo il racconto dei quattro, sarebbe stato sempre un gruppo di "dissidenti" tra i sequestratori, ad effettuare la loro liberazione.

Non è finita qui tuttavia l'avventura dei giornalisti. Infatti l'hotel Corinthia, dove si trovavano insieme ad altri giornalisti (fra i quali anche i trenta liberati ieri dall'hotel Rixos) è stato teatro di scontri a fuoco tra i ribelli, che presidiavano la zona e le truppe ancora fedeli a Gheddafi, forse cecchini nascosti nei pressi dell'hotel. Su un edificio a circa trecento metri dall'albergo è stata issata una bandiera di Gheddafi.

Gli scontri sono durati circa quaranta minuti prima che, verso le 14.30, i ribelli eliminassero la minaccia riprendendo il controllo della zona.

Fonti