Napoli: il comune ha le mani bucate: differenze tra le versioni

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In aggiunta alla «mani pulite» che si sta abbattendo in questi giorni sull'amministrazione comunale di [[w:Napoli|Napoli]], arriva oggi una ricerca uno studio del [[w:Politecnico di Milano|Politecnico di Milano]] per la Fondazione Civicum che pone in evidenza numerosi dati di malagestione.
 
Il comune spende per la propria sopravvivenza (stipendi dei 13.000 dipendenti e auto blu) circa il 36% delle sue risorse, circa 450 milioni di euro l'anno, che ripartiti sono circa 460 euro per abitante, contro i 325 euro di [[w:Milano|Milano]], i 278 di [[w:Roma|Roma ]] e i 271 di [[w:Torino|Torino ]] (tra il 25 ed il 21% delle entrate totali).
 
La seconda voce di spesa risulta curiosa: sembra che l'amministrazione di Napoli dichiari di spendere annualmente circa 250 milioni di euro per l'ambiente, quando una città come Milano ne spende 300.
 
La terza voce invece è il trasporto pubblico, che non sembra brillare per qualità, e che costa mediamente al contribuente 3-4 euro in più che nelle altre città italiane.
 
Altro mistero sono le spese gonfiate all'inverosimile per un posto all'asilo nido: circa 11.000 euro l'anno, quando a Milano o Torino viene dichiarata la metà.
 
Delle enormi spese, quelle elencate nel rapporto, che sembrano essere sostenibili grazie ad un fattore: i trasferimenti record dallo Stato. Essi sono di circa 600 milioni di euro all'anno, quasi la metà del totale delle entrate e pari a 7 volte la cifra incassata da Milano, 4 di quella di Roma e il doppio di Torino.
 
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