Wikinotizie:Notizie originali: differenze tra le versioni

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→‎Resoconti di testimoni oculari: Ho assistito in prima persona e sono stato testimone oculare dell'accaduto perché mi trovavi lì in quel momento.
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Sii gentile e agisci senza pregiudizi.
 
==Resoconti di testimoni oculari==
{{notizia_originale}}FILIPPO LIPPI. SEPOLTO NEL DUOMO DI SPOLETO DI FRONTE ALLA PORTA MAGGIORE. CHE FINE HA FATTO ?
Quando riporti le notizie a cui hai assistito in prima persona, spiega brevemente nella pagina di discussione che tu sei stato testimone oculare dell'accaduto e perché ti trovavi lì in quel momento. In questo caso la fonte sei '''tu''', e altri utenti potrebbero contattarti per fare delle verifiche, delle interviste o per avere ulteriori dettagli.
 
Sono David Manni, nato a Spoleto il 3 Maggio 1931, Pg Umbria, resid. a Spoleto..Sono architetto laureato alla SAPIENZA di Roma Classe n°4 Scienze dell'Architettura e dell'Ingegneria Edile. cel.3292280936. tel 0743 220451
Nel 1960, ero Geometra, ho lavorato 3 anni in Australia con la Transfield Pty. Limited, di Mr Franco Belgiorno Nettis
1) Kuranda 1st. December, 1961 Co-ordinator General’s Departement of Public Works. - Kuranda, North Queensland.
To whom it may concern. While working on the Barron river hydro electric extension project, at Kuranda, as a supervising engineer for the co-ordinator general’s department,
I came to know the bearer of this letter, mr. David Manni, who was employed as a construction engineer and surveyor bay the contractor for this project, messrs Transfield (qld) pty ltd.
I am pleased to certify, that I have found him to be very competent in all phases of his work.
(Signed) R. Russo. B.E. A.M.I.E Australia. Engineer. Co-ordinator General’s Departement of Public Works.
2)- In cantiere ero “responsible for lines and levels, design, supervision and construction including positioning of formwork and reinforcing steel.” con successo documentato: “7 th May 1963 -In recognition of your contribution to the successful completion of the Barron River Hydro-Electric project, the Management wishes to show its appreciation in a practical fashion, and encloses cheque for £ 600.0.0..-We wish also to say that we value highly your personal effort in making this project the great engineering success it has been for Transfield (Ql d) Pty. Limited.
TRADOTTO: Vogliamo anche dichiarare che noi apprezziamo altamente il tuo sforzo personale nel realizzare questo progetto che è stato il grande successo di ingegneria per la Transfield (Ql d) Pty. Limited.
Firma:John Panizza, (Resident Engineer, complete responsibility of organisation and administration. TRANSFIELD PTY. LTD.)
3) Ho lavorato in restauro di edifici storici, affreschi, strutture portanti, ecc. con varie Sovrintendenze: Molino, Marche, Lazio, Umbria, Puglia, Campania, Stoccarda.(cerca con Google su “david manni spoleto”) Sono molto conosciuto dalla Soprintendente dell'Umbria Marche, dott. Vittoria Garibaldi, con la quale ho lavorato molto e mi ha dedicato, in un suo libro di arte un simpatico:“Al novo Archimede! Con tanta simpatia Vittoria G’’ Aprile 1994.
4) Nel 2003, l’Impresa di restauro Tecnireco ha presentato al Concorso Nazionale “RESTRUCTURA” al Lingotto Fiere di TORINO un mio progetto e restauro della Basilica del San Salvatore di Spoleto, che ha vinto il Primo Premio, “La Cazzuola d’Oro” per il migliore intervento sul patrimonio edile ed architettonico effettuate dalle ditte iscritte alla CNA. E tante altri lavori che si possono leggere in “Discussione:Golfo del Messico, ecc”
Posso inviare via e-mail i documenti che confermano quanto ho scritto. Segue la storia.
 
 
FILIPPO LIPPI, INCARICATO DAL CARDINALE BERARDO EROLI DI AFFRESCARE LA TRIBUNA DEL DUOMO DI SPOLETO, MUORE AVVELENATO.{{notizia_originale}}
Fra Filippo fu un pittore importante del quattrocento protetto e sostenuto dai Medici di Firenze. Dalla famiglia Medici ebbe una commissione per un altare per il re di Napoli. Sandro Botticelli fu uno dei suoi studenti più importanti e, dalla figura di Salomè dipinta dal Frate per gli affreschi della Cattedrale di Prato, si riesce a capire da dove nasce lo stile del Botticelli.
Si dice che il Vasari raccontava che Fra Filippo aveva la tendenza a fare scappatelle con le belle donne. Nel 1456, un giorno a Prato nel convento delle sorelle di S. Margherita, Fra Filippo incontrò una stupenda ragazza, Lucrezia Buti, e dichiarando che il volto di Lucrezia sarebbe stato perfetto come modella per una Madonna, chiese il permesso per portare Lucrezia alla sua bottega dove avrebbe potuto fare il suo ritratto. Il risultato fu eccezionale: un magnifico ritratto della Madonna e un bel bambino di nome Filippino. Si dice che Lucrezia, ebbe un’altra figlia con Fra Filippo, ma poi lui continuò con altre avventure d’amore. Vissero insieme per poco tempo, Lucrezia lo abbandonò.
Nel 1466 Filippo Lippi era al lavoro nel cantiere di Spoleto con l'Opera del Duomo, commissionata dal cardinale Berardo Eroli, che lo aveva incaricato di affrescare, con Storie della Vergine, la tribuna della Cattedrale. Già, dall'8 febbraio del 1466, il pittore riceveva denaro per pagare oro e azzurro. Ma i lavori con Fra Diamante, collaboratore principale, sembra siano iniziati nel 1467. C’era anche Filippino undicenne. Sembra che il papa Pio II, grazie all’intercessione di Cosimo de’ Medici, dopo un lungo periodo concesse a Fra Filippo l’esenzione per sposare Lucrezia e regolarizzare la loro posizione, ma prima di ricevere la notizia, Filippo Lippi fu avvelenato. Il pittore morì a Spoleto, fra l'8 e il 10 di ottobre del 1469 mentre eseguiva gli affreschi dell’abside (1467-69) e venne sepolto nel Duomo di Spoleto di fronte alla porta maggiore. Dopo qualche anno, per volere di Lorenzo il Magnifico, il figlio Filippino aveva disegnato il sepolcro di marmo con il busto a rilievo, e Agnolo Poliziano aveva scritto un epitaffio che poi, nel 1490, furono eseguiti nel transetto destro da uno scultore fiorentino sconosciuto.
Non si è mai saputo quando si decise di trasferire i resti del grande artista nel nuovo sepolcro, ma quando si aprì la tomba di fronte alla porta maggiore del Duomo si scoprì che la salma era sparita. E non si è più trovata.
IL RESTAURO DEGLI AFFRESCHI. Nel 1987 ho partecipato, con l’impresa Tecnireco di Spoleto, al restauro degli affreschi di Filippo Lippi nel Duomo di Spoleto. Sul ponteggio, a contatto con quelle incredibili immagini, sembrava trovarsi in paradiso fra Angeli che suonano e Angeli che ballano, e Santi, e con il Padreterno e la meravigliosa Madonna inginocchiata. Quando scendevi al piano di sotto ti incantavi davanti a un’incredibile ambiente pieno di gente e alla figura dell’artista (autoritratto) in mezzo ai suoi collaboratori. Lo guardavi, e lo guardi sempre incantato con qualche pensierino invidioso. Tu lo guardi. E lui ti guarda, e ti indica, con la mano sinistra, la destra che fa le corna. Ti rimane nei ricordi con simpatia ma ti chiedi anche cosa voleva comunicare.
IL RESTAURO DELLA CAPPELLA EROLI Nove anni dopo tornai alla Cappella con la stessa impresa Tecnireco per il restauro della Cappella Eroli. Tra i tanti e vari interventi che occorrevano per la cappella si doveva anche sistemare la lapide della tomba privata dei Vescovi Eroli che si era distaccata dalla parete. In accordo con Monsignore Giuseppe Falcinelli, il 12 Marzo 1996, iniziai con Stefano Bacchi, un restauratore della Tecnireco, lo smontaggio della lapide che chiudeva la tomba. Con sorpresa scoprimmo che all’interno non c’era neanche una bara, solo un mucchio di ossa. Chiamai i becchini chiedendo di portare gli appositi contenitori per sistemare i resti dei tre Vescovi.
Iniziata la separazione delle ossa la sorpresa ingigantì: c’era un quarto cranio e tutto il resto dello scheletro.
Con il Monsignore ci precipitammo nell’archivio a cercare il libro dei morti; non c’era nulla a proposito di un quarto Vescovo e nemmeno di un altra persona. Anche i becchini si prestarono nelle indagini ma anche loro non ebbero fortuna. Considerando che sarebbe stato impossibile riconoscere le salme degli Eroli e quella dello sconosciuto, decisero di sistemare tutti i resti nelle tre cassette e richiudere la tomba. Dopo qualche giorno mi era ritornata la voglia di indagare e fantasticare sul mistero dei quattro nella tomba. Mi ricordai che, dopo le epidemie di peste del 1595 e del 1631 che decimarono gli europei, diminuì l'uso delle sepolture interne alle chiese e che poi l’uso fu abolito ai primi del ’800 da un decreto napoleonico. Le salme sepolte sotto il pavimento delle chiese furono spostate. E la salma di Filippo Lippi era nel Duomo di Spoleto di fronte alla porta maggiore.
Domanda! Che fine può aver fatto la salma di Fra Filippo ?
Ipotesi! : Non si poteva lasciare sepolto all’interno del Duomo di Spoleto quindi nemmeno nel sepolcro progettato da Filippino. Oppure: spero che..!! se la salma di Filippo doveva finire nella fossa comune, la famiglia Eroli non poteva aver pensato di salvaguardarla nella tomba della Cappella Eroli, insieme ai vescovi, e affiancata al Duomo?
Dopo ventitre anni ancora penso alla salma del grande pittore! Spero che la mia ipotesi sia giusta e che Filippo si sia appoggiato a me per far sapere al mondo che Lui è ancora a Spoleto vicino al Duomo.
Credo che, se veramente c’è, si possa riconoscere il suo cranio. Esistono una infinità di autoritratti lasciati da Filippo: a Spoleto nel Duomo, nel Duomo di Prato, in Galleria degli Uffizi di Firenze, nel Collegio del Cambio di Perugia, ecc.
 
6-Luglio-2010 –
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==Vedi anche==