Mosca: duplice attentato suicida, strage nella metropolitana: differenze tra le versioni

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{{Data|1=29 marzo 2010|2=lunedì}}
[[File:Park Kultury-Radialnaya 01.jpg|thumb|left|220px|La stazione del Parco della Cultura, colpita da una delle due esplosioni]]
{{Data|1=29 marzo 2010|2=lunedì}}
Due esplosioni avvenute questa mattina nella [[w:Metropolitana di Mosca|Metropolitana di Mosca]] hanno provocato 38 morti e il ferimento di un centinaio di persone. La causa è un doppio attentato provocato dalla deflagrazione di cinture di tritolo quasi certamente indossate da due attentatrici kamikaze.
 
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Le bombe hanno colpito nell'ora di punta, causando 23 morti a Lubjanka e una quindicina al Parco della Cultura. Le autorità ritengono coinvolti gruppi legati al terrorismo ceceno.
 
== Le commemorazioni del giorno dopo ==
{{Data|1=30 marzo 2010|2=martedì}}
Fiori e candele ovunque in metropolitana. Il gigante slavo vive una giornata di lutto nazionale. Il presidente [[w:Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Dmitrij Anatol'evič Medvedev]], i principali politici russi e l'ambasciatore americano hanno visitato in silenzio i luoghi della strage. Il bilancio ancora provvisorio è pesante: 39 morti, oltre 70 i feriti con 5 in fin di vita.
 
Il premier [[w:Vladimir Putin|Vladimir Putin]] ha affermato che prendere i terroristi è una questione di onore per le forze dell'ordine federali. Il mondo politico studia possibili cambiamenti legislativi, compresa la reintroduzione della pena di morte.
 
La pista caucasica è quella maggiormente seguita dagli inquirenti. I terroristi erano ceceni o ingusci o daghestani. Il professor Enver Kisriev, esperto di Caucaso all'Accademia delle scienze, ritiene che la crisi socio-economica e la mancanza di dialogo tra queste regioni e Mosca favoriscano i gruppi terroristici.
 
== Continuano le violenze ==
{{Data|1=31 marzo 2010|2=mercoledì}}
L'onda di terrore non accenna ad attenuarsi in Russia. Questa mattina alle 8,42 ora locale un kamikaze a bordo di un'auto si è fatto saltare in aria durante un controllo dei vigili urbani in una via principale della città daghestana di Kizliar al confine con la Cecenia. Dopo alcune decine di minuti un secondo suicida, infiltratosi tra i curiosi e gli specialisti dell'anti-terrorismo, ha azionato una bomba che aveva indosso. È stata una strage. Alle 13 ore di Mosca 12 sono i morti e 20-25 i feriti, alcuni dei quali in condizioni disperate.
 
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|agenzia=Corriere della Sera
|data=29 marzo 2010}}
 
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|autore=
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|agenzia=EuropaRussia
|data=29-30 marzo 2010}}
 
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[[Categoria:Politica e conflitti]]