La CIA "aiutò" Pasternak a vincere il Nobel: differenze tra le versioni

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inserisco il mio primo articolo - che emozione! :)
 
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abbonto un po' con i collegamenti verso wikipedia
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Circa 50 anni dopo l'assegnazione del [[w:Premio Nobel per la letteratura|Nobel per la letteratura]] a [[w:Boris Pasternak|Boris Pasternak]], un libro pubblicato dal ricercatore russo Ivan Tolstoj rivelerebbe il coinvolgimento dei [[w:Secret Intelligence Service|servizi segreti britannici]] e soprattutto della [[w:Central Intelligence Agency|CIA]] nell'assegnazione del premio.
 
In una intervista al settimanale russo ''Moskovskie Novosti'' (ripreso poi dal ''Sunday Times''), Tolstoj ricostruisce una operazione segreta ideata dalla CIA per ottenere una copia in lingua russa de ''[[w:Il dottor Zivago (romanzo)|Il Dottor Zivago]]'', celebre capolavoro di Pasternak ambientato nei primi anni della Rivoluzione russa.
 
Il libro, vietato in [[w:Unione Sovietica|Unione Sovietica]], era stato nominatocandidato per il Nobel della letteratura per il 1958. [[w:Albert Camus|Albert Camus]], uno dei proponenti, aveva però ricevuto dal comitato di Stoccolma una risposta negativa, a causa delle regola per cui le opere candidate devono essere presentate in una edizione stampata in lingua originale. E le uniche copie disponibili in Occidente erano in italiano, grazie all'interessamento dell'editore Giangiacomo Feltrinelli.
 
La mancata pubblicazione in Occidente della versione russa, spiega Tolstoj, era dovuta anche alla pressochè totale assenza di richiesta di opere stampate in [[w:Alfabeto cirillico|cirillico]].
Pasternak aveva comunque inviato in precedenza alcune copie in russo de ''Il Dottor Zivago'' ad amici occidentali. La CIA, venuta a conoscenza del fatto, ideò un piano che prevedeva addirittura il "dirottamento" per motivi "tecnici" di un aereo a [[w:Malta|Malta]] (all'epoca ancora possedimento [[w:Gran Bretagna|britannico]]).
 
Durante la pausa forzata di circa due ore, agenti sotto copertura della CIA (coadiuvati dal Secret Intelligence Service di Sua Maestà) aprirono il bagaglio di un passeggero e fotografarono l'intero manoscritto. L'opera venne poi stampata utilizzando, dice Tolstoj, "''anche caratteri provenienti da tipografie russe''" e soprattutto facendo "''stampare i capitoli separatamente, in diversi luoghi, perché l'opera completa non cadesse in mani sbagliate''".