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'''"[[w:Papa Giovanni Paolo II|Papa Giovanni Paolo II]] è lucido, cosciente e sereno, ma le sue condizioni sono molto gravi"'''. È quanto ha dichiarato alla stampa alle '''12.30''' il portavoce vaticano '''Joaquim Navarro Vals'''. È in particolare la pressione arteriosa instabile a causare timore, sebbene il Pontefice sia attualmente stazionario.
 
Rimane quindi preoccupante la condizione di '''Karol Wojtyla''', dopo l'aggravamento della giornata di ieri. La condizione attuale del Papa sarebbe "conseguenza di uno '''shock settico''' secondario, con calo della pressione arteriosa". Resta sotto antibiotici per bloccare l'infezione, oltre a seguire una terapia di farmaci vasoattivi per sostenere la [[w:circolazione sanguigna|circolazione sanguigna]]. Viene inoltre aiutato nella [[w:respirazione|respirazione]] e nella [[w:diuresi|diuresi]]. Ad assisterlo il suo medico personale, Renato Buzzonetti, insieme a due medici specialisti in rianimazione, un medico cardiologo, uno specialista otorinolaringoiatra, e due infermieri.
 
'''Don Stanislao Dziwisz''', segretario del Pontefice, ha somministrato a Wojtyla nella serata di ieri l''''estrema unzione''', ultimo [[w:sacramento (cristianesimo)|sacramento]] [[w:Cristianesimo|cristiano]] prima della morte. Un atto dovuto, già svolto alla vigilia della tracheotomia al Policlinico ''"Gemelli"'' di [[w:Roma|Roma]]. Rispettata la volontà di Giovanni Paolo II di restare in [[w:Vaticano|Vaticano]], dove tuttavia - secondo Vals - rimane assicurata "una completa ed efficiente assistenza sanitaria".