Regno Unito: il Labour crolla alle amministrative, pesante sconfitta per il premier Brown: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Stef Mec (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
m wlink
Riga 1:
{{data|2 maggio 2008|venerdì}}
[[Immagine:Gordon Brown 2005 IMF close.jpg|thumb|left|200px|[[w:Gordon Brown|Gordon Brown]]]]
Dopo le elezioni amministrative, tenutesi nella giornata di ieri, il partito di centro-sinistra inglese dei [[w:LabourPartito Laburista (Regno Unito)|Labour]], che fa capo al premier in carica [[w:Gordon Brown|Gordon Brown]], ha registrato un vero e proprio crollo dei consensi, divenendo il terzo cartello elettorale per numero di votanti. A trarre grande vantaggio da questa tornata elettorale sono invece i [[w:Partito Conservatore (Regno Unito)|conservatori (Torys)]], che vincono con il 40%, ma anche i [[w:Liberal-Democratici (Regno Unito)|liberal-democratici]], che con il 25% scavalcano il partito di Brown, fermo al 24%.
 
Contando i seggi, il Labour perde 212 poltrone, mentre i Torys ne conquistano 148. Allo stato attuale, se il voto fosse valso per il rinnovo della [[w:Camera dei Comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]], uno dei due rami del parlamento bicamerale del [[Regno Unito]], il partito di centro-sinistra, al potere da 11 anni, prima con [[w:Tony Blair|Tony Blair]] e ora con Brown, perderebbe la maggioranza.
 
Il leader d'opposizione, il conservatore [[w:David Cameron|David Cameron]], ha commentato la vittoria dicendo: «Questa è la prova che il paese non solo è stanco dei laburisti, ma ha fiducia in un partito conservatore rinnovato, cambiato in meglio, unito e pronto a governare il bene di tutta la nazione».
 
Per ora, nessun commento arriva da parte del primo ministro, che nei giorni precedenti aveva precisato di non voler riservare molta importanza alle elezioni come indice della sua futura permanenza a [[w:Downing Street|Downing Street]], ma ambienti vicini a Brown fanno intendere la volontà, all'interno della maggioranza laburista, di voler sostituire Brown, prima che nel 2009, o al massimo nel 2010, l'elettorato britannico sarà chiamato a rinnovare la composizione del parlamento.
 
== Fonti ==