FOMC: «Peggiorate le prospettive dell'economia Usa»: differenze tra le versioni

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==Marzo 2008: il mese decisivo?==
La situazione economica è in effetti molto grave. La [[:Categoria:Crisi dei mutui subprime|crisi dei subprime]] sembra senza fine immediata, con un danno economico difficilmente calcolabile ma certamente enorme e rivisto al rialzo da mesi. Per capire la gravità della situazione basti ricordare come appena l'11 marzo scorso una operazione congiunta di [[USA]], [[Europa]] e [[Svizzera]] ha cercato di risolvere la crisi di liquidità dei mercati: ben 200 miliardi di dollari saranno immessi dalla FED, [[w:BCE|BCE]] e Banca centrale svizzera. Si tratta di un'operazione su accordo TAF (Term Auction Facility), che mira a «ridurre le forti tensioni nei mercati del finanziamento a breve termine». Prestiti a 28 giorni, con garanzia coperta anche da mutui come quelli della Fannie Mae e Freddie Mac (società semipubbliche americane). In sostanza, vengono emessi soldi in cambio di mutui dal valore quantomai dubbio e difficile se non impossibile da quantificare, 'lavando' via molte delle 'mine' interne alle casse delle banche. Questo annuncio (perché di annuncio si tratta, l'operazione vera e propria è prevista per la fine del mese) ha inizialmente galvanizzato Wall Street che ha guadagnato il 3% abbondante, il dollaro ha interrotto provvisoriamente la sua caduta e il petrolio la sua crescita, nonostante il rialzo fino a 109.72 dollari-[[w:Barile (unità di misura)|barile]]. Come si è visto nei giorni scorsi, questo effetto è stato piuttosto effimero, e il petrolio ha raggiunto quasi i 112 dollari al barile prima di ripiegare.
 
Come paradosso tutto economico, notare che il petrolio ha continuamente aumentato di prezzo nonostante la minore prevedibile richiesta di una economia in affanno, ma dopo l'annuncio della gigantesca operazione finanziaria internazionale, è sceso leggermente di quotazione: eppure, questa tenderebbe a rilanciare l'economia, e dunque inesorabilmente anche i consumi.
 
Da notare che sempre l'11 marzo la AIE (Agenzia Internazionale Energia) ha dichiarato che l'esigenza di petrolio è scesa, secondo le previsioni per il 2008, di 80.000 barili/giorno. Ma è poca cosa su una media di 87.5 milioni. E sopratutto non vi sono speranze pratiche per vedere un abbassamento del costo del petrolio, sopratutto perché non si tratta solo di 'speculazione'.
Al riguardo è interessante dire che lo sganciamento dal petrolio delle economie ha visto la [[Gran Bretagna]] ritornare al carbone in un nuovo impianto nel Kent, mentre negli USA sono in costruzione giganteschi impianti eolici e solari, uno dei quali è previsto capace di fornire circa 4.5 [[w:Gigawatt|GW]], realizzato dalla Edison California nella 'Valle del vento' con una estensione di 50 miglia quadrate.
 
==Fonti==