Regno Unito: il Labour crolla alle amministrative, pesante sconfitta per il premier Brown

venerdì 2 maggio 2008

Gordon Brown

Dopo le elezioni amministrative, tenutesi nella giornata di ieri, il partito di centro-sinistra inglese dei Labour, che fa capo al premier in carica Gordon Brown, ha registrato un vero e proprio crollo dei consensi, divenendo il terzo cartello elettorale per numero di votanti. A trarre grande vantaggio da questa tornata elettorale sono invece i conservatori (Torys), che vincono con il 40%, ma anche i liberal-democratici, che con il 25% scavalcano il partito di Brown, fermo al 24%.

Contando i seggi, il Labour perde 212 poltrone, mentre i Torys ne conquistano 148. Allo stato attuale, se il voto fosse valso per il rinnovo della Camera dei Comuni, uno dei due rami del parlamento bicamerale del Regno Unito, il partito di centro-sinistra, al potere da 11 anni, prima con Tony Blair e ora con Brown, perderebbe la maggioranza.

Il leader d'opposizione, il conservatore David Cameron, ha commentato la vittoria dicendo: «Questa è la prova che il paese non solo è stanco dei laburisti, ma ha fiducia in un partito conservatore rinnovato, cambiato in meglio, unito e pronto a governare il bene di tutta la nazione».

Per ora, nessun commento arriva da parte del primo ministro, che nei giorni precedenti aveva precisato di non voler riservare molta importanza alle elezioni come indice della sua futura permanenza a Downing Street, ma ambienti vicini a Brown fanno intendere la volontà, all'interno della maggioranza laburista, di voler sostituire Brown, prima che nel 2009, o al massimo nel 2010, l'elettorato britannico sarà chiamato a rinnovare la composizione del parlamento.

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