La Corea del Sud blocca le importazioni di mozzarella di bufala dalla Campania

lunedì 24 marzo 2008

Mozzarella di bufala

La Corea del Sud ha temporaneamente bloccato tutte le importazioni di mozzarella di bufala dalla Campania, a causa di alcune analisi che avrebbero riscontrato in un carico di mozzarella, facente parte del quantitativo medio di 10 tonnellate di prodotto caseario importato annualmente dal paese asiatico, la presenza della famigerata diossina, sostanza tossica la cui origine potrebbe essere riconducibile all'inquinamento del foraggio delle bufale da parte dei rifiuti.

Il bando, comunque, è provvisorio e secondo le autorità potrà essere revocato una volta svolti tutti gli accertamenti in merito; dal ministero dell'agricoltura sudcoreano è stato fatto sapere infatti che «appena avremo identificato il produttore responsabile della contaminazione e il periodo di produzione, potremo togliere il bando in tempi brevi».

Mentre la polizia italiana prosegue con gli accertamenti per capire se realmente ci sia e quanto sia esteso l'inquinamento da diossina negli allevamenti, si solleva un coro di polemiche dalle varie associazioni. Il presidente della Società italiana di medicina veterinaria preventiva, Aldo Grasselli, avverte che «l'allarme diossina e il bando sudcoreano non sono giustificati. In questo momento c'è un'attentissima vigilanza e una quantità di controlli tali da consentirci di dire che i servizi veterinari permettono l'immissione sul mercato solo di mozzarelle controllate».

Franco Consalvo, del Consorzio per la tutela della mozzarella di bufala, si ritiene contrario al progetto, promosso dalla Regione Lazio, di istituire «un marchio di qualità con un disciplinare sul latte e la mozzarella di bufala per controllare l'eccellenza del prodotto e la tracciabilità degli animali».


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