Il nuovo rettore della Università Statale di Milano prevede di mantenere a Città Studi un polo di dipartimenti scientifici

lunedì 11 febbraio 2019

Il dipartimento di matematica dell'Università di Milano, che è previsto che rimanga a Città Studi

All'inaugurazione del nuovo anno accademico dell'Università degli Studi di Milano il nuovo rettore Elio Franzini nella sua prolusione ha ribadito la posizione che aveva assunto durante la campagna elettorale a rettore nel giugno dell'anno scorso in opposizione al precedente rettore Gianluca Vago, e cioè che Città Studi non verrà abbandonata e che i dipartimenti che non vogliono spostarsi nel nuovo polo di MIND nell'area Expo potranno rimanere dove sono.

Nella notizia pubblicata sul sito dell'Università Statale è scritto: "Molto atteso il passaggio riguardante il progetto di trasferimento delle Facoltà scientifiche nell'area che ha ospitato Expo, oggi Mind, progetto che il rettore Franzini ridefinisce, ponendo come obiettivo per il 2024, anno del centenario dalla fondazione, "una Università nuova, che sappia valorizzare tutte le sue sedi nel quadro di uno sviluppo sostanzialmente tripolare: nel centro di Milano, in un nuovo distretto dell'innovazione e in un luogo storico, Città Studi, che presenti un volto rinnovato e nuove missioni ancora". "Preservazione e rilancio" per Città Studi dunque – "con idee sino a oggi mancate" – perché quell'area è "legata non solo ai nostri cuori ma a tutto ciò che i nostri ricercatori hanno costruito in quelle aule e in quei laboratori", ma certo senza rinunciare al polo scientifico da costruire nell'area di Mind, "che si integrerà in un distretto innovativo che potrà portare prestigio, scienza e lavoro al nostro territorio". " [1]

Il prof. Franzini si era sempre opposto in Senato Accademico a tutte le delibere relative allo spostamento dell'Università in area Expo 2015. Nella campagna elettorale era stato fortemente sostenuto dai dipendenti e dagli studenti contrari al trasferimento ed era stato eletto a sorpresa per pochi voti di scarto. Il suo programma prevedeva di non perdere il finanziamento statale di 138 milioni di euro per il trasferimento utilizzandolo per i dipartimenti che non si erano opposti come Chimica, Biologia, Agraria, Farmacia, Biotecnologie, Medicina, Scienze della Terra e di consentire ai dipartimenti che si erano opposti come Matematica, Informatica di rimanere a Città Studi. A dicembre la maggioranza del consiglio di dipartimento di Fisica aveva mandato una lettera a Franzini che esprimeva forti critiche al trasferimento.

La possibilità di mantenere un polo a Città Studi dipende dall'avere a bilancio fondi che consentano la manutenzione degli immobili a Città Studi, a fronte del fatto che il costo dell'affitto e dei servizi per 30 anni a MIND equivale al costo della manutenzione attuale a Città Studi. È quindi necessario che la Statale venda gli immobili non più utilizzati dopo il trasferimento per diminuire i costi di manutenzione e recuperare fondi.

Franzini ha annunciato ai giornali che sono stati venduti recentemente un immobile in viale Abruzzi da anni sul mercato con ripetute aste a prezzi decrescenti ed uno in via Pagano per 9 milioni di euro. Sarà venduto anche l'immobile del dipartimento di Beni Culturali in via Noto dopo il suo spostamento al posto di Veterinaria in via Celoria. Il dipartimento di Veterinaria si è spostato recentemente a Lodi. Il dipartimento di Informatica si è spostato in agosto nella nuova sede in via Celoria dall'immobile in affitto in via Comelico mentre il dipartimento di Matematica vuole rimanere nella sede di via Saldini.

Il presidente della Conferenza degli Studenti Fabio Riccardo Colombo ha tenuto un discorso alla inaugurazione dell'anno accademico in cui ha sostenuto che lo spostamento a Mind non è stato condiviso con gli studenti e che questi in maggioranza non sono favorevoli. Uno dei due rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione, Manuel Tropenscovino, ha impugnato al TAR le delibere del consiglio che hanno approvato il bando di finanza di progetto proposto da Lend Lease e il giudizio è ancora pendente, anche se è stata negata la sospensiva a dicembre.

Nonostante questo il Consiglio di Amministrazione dovrebbe approvare il 28 febbraio il bando relativo al progetto di Lendlease che dovrebbe avere una durata di sei mesi. In base al Codice dei contratti pubblici il proponente ha il diritto di prelazione anche se un concorrente facesse una offerta più bassa, quindi è molto probabile che Lendlease sia l'unico concorrente e che il bando sia aggiudicata al prezzo proposto, che ancora non si conosce.

Lo spostamento a MIND dovrebbe avvenire secondo il rettore nel 2024.

Notizie correlate modifica

Note modifica

  1. LaStatalenews

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