Il Consiglio dei Ministri presenta il decreto sulle deroghe di caccia

4 agosto 2006

D'ora in poi le decisioni prese dalle Regioni saranno prese in seria considerazione sia della scienza, attraverso l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, sia dal Governo, per lo snellimento dell’iter di annullamento: questo è ciò che dice il nuovo decreto varato oggi dal Consiglio dei Ministri sulle deroghe di caccia e sulla tutela delle ZPS, Zone di Protezione Speciale, della fauna selvatica. Il decreto stabilisce anche la riduzione della caccia nelle ZPS e permette la nascita del progetto "Natura 2000", finalizzato alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione Europea.

Grazie alle misure prese in considerazione dal decreto l'Italia non rischia di vedersi togliere i fondi U.E. per la tutela dell'ambiente e della biodiversità delle specie sul territorio nazionale. Adesso però bisogna passare alla "misura risolutiva": bisogna pertanto introdurre, in tutto il territorio nazionale, il divieto di deroghe di caccia sui piccoli uccelli, che sono le cause primarie delle stragi e delle procedure d'infrazione.

L'Ente Nazionale Protezione Animali descrive il 4 agosto 2006 "un giorno importante per la biodiversità", anche se ammette che il percorso per mettersi alla pari con altri Stati europei e mondiale è ancora molto lungo.

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