Benedetto XVI ripristina messa in latino

giovedì 28 giugno 2007

Papa Benedetto XVI ha presentato ieri il motu proprio sulla reintroduzione della Messa tridentina. Il documento è stato presentato ad un gruppo ristretto di cardinali e vescovi, rappresentanti degli episcopati di tutto il mondo, nel corso di una discussione durata all'incirca un'ora. Oggi il Vaticano ha reso noto che il testo verrà inviato a tutti i vescovi del mondo, accompagnato da una lettera scritta da Ratzinger, e successivamente reso pubblico.

Benedetto XVI ha allargato la possibilità di usufruire del messale, detto preconciliare, promulgato nel 1962 dal papa Giovanni XXIII, aggiornamento del messale tridentino emanato da Pio V.

Tra i 15 erano presenti gli italiani Camillo Ruini, Tarcisio Bertone e il presidente della CEI Angelo Bagnasco. Hanno partecipato inoltre i francesi Jean Pierre Ricard e Philippe Barbarin, il tedesco Karl Lehman, l'inglese Cormac Murphy O' Connor e lo statunitense Patrick O'Malley.

Il testo papale ridurrà le pratiche burocratiche per celebrare la "messa in latino". Secondo le indiscrezioni, la richiesta di celebrare la messa con il rito detto di San Pio V dovrà venire da almeno 30 fedeli. Tuttavia sono sorti dei dubbi sul fatto che questo documento potesse togliere potere ai vescovi. Le modifiche apportate a dicembre dovrebbero comunque lasciare il potere decisionale ai prelati.

Joseph Ratzinger ha voluto emanare il documento anche per facilitare il ritorno nella Chiesa cattolica della Fraternità Sacerdotale San Pio X, la comunità fondata dall'arcivescovo Marcel Lefebvre. Nel 1988 infatti avvenne lo scisma di Lefebvre, oppositore del Concilio Vaticano II e delle riforme che ne sono seguite.

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