Afghanistan: pesanti combattimenti nell'ovest, 3 italiani feriti, alcuni soldati afghani morti

venerdì 29 maggio 2009

Questa mattina nell'ovest dell'Afghanistan soldati italiani dell'ISAF e soldati dell'esercito afghano sono stati coinvolti in pesanti scontri con la guerriglia talebana nella provincia di Badghis, presso Bala Morghub dove gli italiani hanno un avamposto.

Secondo le prime informazioni i soldati italiani feriti sono paracadutisti del 183° reggimento Nembo, della Brigata Folgore, e non verserebbero in gravi condizioni. In particolare uno dei feriti – all'inizio si era parlato solo di un ferito[1] – è stato ferito ad un piede mentre scendeva da un mezzo, mentre un secondo è stato ferito da schegge ed il terzo è stato colpito dall'onda d'urto di un razzo RPG esploso nelle vicinanze.

I combattimenti erano iniziati poco prima, coinvolgendo inizialmente i soldati afghani che hanno subito un bilancio ben più grave: 3 soldati afghani sarebbero morti, mentre altri 4 sarebbero feriti (pare gravemente) ed altri 3 sarebbero stati catturati dagli insorti. Risultano inoltre altri 6 soldati afghani dispersi, per i quali si sta organizzando una operazione di salvataggio.

I soldati afghani erano in pattugliamento congiunto con gli italiani quando sono stati attaccati dagli insorti, da due postazioni, ad un paio di chilometri da Bala Morghub. A quel punto sono intervenuti gli italiani direzionando il tiro dei mortai contro le postazioni.

I guerriglieri avrebbero riportato numerose perdite, si parla di 25 morti, mentre 5 sono stati catturati.

Non sono note al momento vittime civili.

Gli italiani presenti in Afghanistan sono quasi 2.800, di cui la maggioranza nell'ovest del paese.

L'attacco di ieri modifica

Se ne è avuta notizia solo oggi, ma anche ieri a Bala Morghub gli italiani sono stati oggetto di un attacco le cui conseguenze potevano essere molto gravi. Insorgenti avrebbero infatti sparato a due elicotteri AB-212 della Marina Militare che stavano trasportando il Comandante della Regione Ovest, Generale Rosario Castellano, che ripartiva dopo aver partecipato alla shura, l'assemblea degli anziani di Bala Morghub[1].

L'attacco non ha avuto conseguenze in quanto i piloti sono riusciti ad evitare i colpi.

Il dialogo delle truppe italiane con gli anziani e le autorità locali è essenziale per ridurre la conflittualità nella zona, dato che le file degli insorgenti, normalmente chiamate talebani, sono molto ingrossate grazie al reclutamento di giovani disoccupati locali.

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Fonti modifica

Note modifica

  1. 1,0 1,1 vedi le dichiarazioni del portavoce militare del contingente italiano al Corriere della Sera
 
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