Durante questa ventinovesima edizione dei Giochi Olimpici estivi, sono accaduti vari eventi che dalla maggior parte dei mass media sono stati ignorati. Quest'articolo, li riprende passo passo, cercando di approfondire tutti i temi trattati.

8 agosto: Ossezia

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Proprio all'inizio dei giochi Olimpici i Georgiani lanciano una pesante offensiva nell'Ossezia del Sud, autoproclamata repubblica separatista che ambisce alla riunificazione con la Russia, almeno per la maggior parte dei suoi 70 mila abitanti. Le tensioni erano andate crescendo nei giorni precedenti: sparatorie, sconfinamenti di velivoli russi ecc. Tra le più plausibili spiegazioni dell'intervento georgiano vi è l'attuazione di una rapida distruzione delle linee di comunicazione e una complessiva politica du fait accompli. Gli alleati occidentali si sono dimostrati del tutto incapaci di proteggere la Georgia dalle pesanti ritorsioni russe, mentre l'Europa ha preso l'iniziativa con Sarkozy. Fino ad ora non si sa quanti siano i morti civili e chi abbia messo sotto controllo cosa (?). Certo è che il processo di intergrazione della Georgia nella NATO sembra per ora compromesso, mentre la Russia trova ulteriori elementi di preoccupazione dopo che i Polacchi hanno firmato l'autorizzazione per l'installazione di radar e batterie antimissili americane sul proprio territorio, cosa osteggiatissima da Mosca che non capisce come mai per difendersi dai futuribili missili iraniani si debba mettere un radar in territorio baltico e uno in territorio ceco e, inoltre, non sembra propensa a lasciar migrare verso la NATO gli ex-alleati dell'URSS e del Patto di Varsavia.

10-14 agosto: Sud America

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Evo Morales ha indetto un referendum sul suo governo per il 10 agosto. In ballo la sua credibilità di presidente, il primo indio della storia boliviana. Ma la Bolivia è una nazione suddivisa in creoli e indios; contro la politica di redistribuzione sociale delle ricchezza voluta dal premier boliviano si sono scatenati gli oppositori di destra, sopratutto bianchi e concentrati nelle regioni più ricche della nazione; si tratta delle zone d'estrazione di gas combustibile, la principale risorsa boliviana dopo che per secoli le miniere di argento sono state depredate sfruttando il lavoro degli indigeni. In certe zone della Bolivia il successo è stato pro Evo anche del 100%, l'obiettivo era quello di confermare almeno la percentuale con cui Evo è andato al potere, ovvero il 53% dei consensi. Obiettivo largamente superato, di circa il 10%: a La Paz addirittura il 77%; ma questo non ha risolto il problema: dove il presidente era impopolare, ha continuato ad esserlo. Esempi precedenti, come per esempio il Katanga, sono già avvenuti in passato.

America latina

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Rafael Correa, presidente Indio dell'Equador, porterà avanti la nuova costituzione del Socialismo del XXI Secolo, che verrà votata il 29 settembre, ma se il presidente dell'Ecuador ha una popolarità del 65%, per ora il gradimento della sua nuova costituzione è solo del 41%. Un altro presidente di Sinistra del Sud America, il Brasile dell'amministrazione Lula, ha duramente attaccato gli USA: la VI Flotta e la presenza degli americani in Amazzonia, considerandoli destabilizzanti e intimidatori nella loro azione di dominio sul Sud America. Nel frattempo, in questi giorni Ferdinando Lugo ha preso il potere in Paraguay, inaugurando un regime di sinistra al posto del dominio durato decenni del partito di destra. Anche lui ha un programma di riforme sociali e di democratizzazione della vita politica.


Il Polo Nord si scioglie

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Durante la giornata di Ferragosto il Manifesto dà la notizia del Meltown nell'Artico: tutti i modelli matematici che sono stati elaborati per sapere cosa succederà dei ghiacci del Polo Nord sono superati costantemente dalla realtà: inizialmente gli scenziati erano allarmati per la riduzione dei ghiacci, tanto da prevederne la scomparsa entro il 2070. Ma i calcoli si sono dimostrati troppo ottimisti: adesso si parla del 2013, tra appena 5 anni. Lo sconforto è stato grande l'anno scorso con lo scioglimento di un milione di km2 di ghiacci, quest'anno sembrava andare meglio ma una rapida risalita di aria calda ha causato un altro disastro ambientale. Le conseguenze sono state pessime e tutto ciò significa: eliminazione dell'effetto specchio sul sole con ulteriore riscaldamento delle masse d'acqua, che ha come effetto stravolgimenti climatici imprevedibili, che comprenderanno tempeste tropicali sempre più violente e anche ad alte latitudini; crisi biologica dell'Artico, con gli Orsi polari in grave pericolo di estinzione, deboli per via della mancanza di cibo fino al veleno che questo comporta, dato l'accumulo di sostanze tossiche dal mare inquinato al vertice della catena alimentare; i pesci perdono la protezione degli icesberg, ma questi frantumandosi rendono difficile anche la pesca ai nativi della Groenlandia. La perdita dei ghiacciai inoltre farà rilasciare al terreno anidride carbonica e metano che sono gas serra, con conseguenze ulteriormente aggravate, per giunta in abbinamento al consumo sempre più compulsivo di combustibili fossili, il taglio delle foreste che potrebbero assorbire l'anidride carbonica, nonché la morte dei mari a causa dell'inquinamento. A questo si aggiunge l'aumento del livello del mare, e la perdita dei ghiacciai: il riscaldamento minaccia le nevi del Kilimangiaro, ma anche il ghiacciaio da cui trae origine il Gange.

Continua l'offensiva talebana contro la NATO, e non cessano neanche le dure risposte dell'alleanza atlantica. Un attacco aereo NATO avrebbe ucciso 8 civili l'11 agosto, mentre il 13 agosto 3 cooperanti straniere di una delle poche ONG ancora presenti sono state uccise assieme all'autista afghano dai Talebani. Erano un'americana, una canadese e un'irlandese, che lavoravano per la Rescue Commitee. L'attacco è avvenuto a Logar, nei pressi della capitale Kabul.

19 Agosto. 10 parà francesi vengono uccisi in una violenta battaglia con i Talebani. Indiscrezioni, smentite, parlano di fuoco amico. Il 21 agosto, Peace Report ha annunciato una strage di civili di maggiori dimensioni delle precedenti: raid aerei NATO hanno ucciso 30 persone. Ancora una volta si sarebbe trattato di errori, sovente causati dall'abitudine afghana di esplodere colpi in aria durante le feste. Nello stesso giorno canadesi e polacchi hanno avuto 6 soldati uccisi. Il 22 agosto vengono feriti 3 italiani ma non in maniera grave. Parallelamente un raid aereo delle truppe NATO nel Nord-Ovest uccide 76 civili. Inizialmente l'alleanza ha parlato di 'combattenti nemici'. Hamid Karzai ha parlato sconsolato di un 'martirio' a riguardo della strage di civili, condannando indignato il massacro che ha visto 50 bambini tra le vittime.

Mese sull'orlo della guerra civile, con i Jihadisti che stanno mettendo a segno attentati su attentati. Il 10 c'é stato il terzo attentato in pochi giorni a Zemmouri El Bahri, Cabilia. Una sede della Gendarmeria è stata distrutta con 8 morti e 19 feriti. Non è stato che l'inizio, purtroppo: il 19 agosto, giornata nera per gli attentati a livello mondiale, 43 reclute sono state uccise da una bomba in Cabilia, ragazzi per lo più tra i 18 e i 20 anni.


Somalia e Guinea-Bissau

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L'Africa Sud-Sahariana non smette di soffrire. Se in Somalia 30 civili sono stati uccisi dalle truppe etiopi d'occupazione, vicino Mogadiscio, la notizia del 20 agosto parla invece di una catastrofe umanitaria. A causa di piogge torrenziali che hanno provocato inondazioni e sfollamenti, si è causata una epidemia di colera che sta sfuggendo ad ogni controllo. Le vittime sono già centinaia su migliaia di casi registrati. Allarme rosso lanciato oramai perché l'epidemia sta sfuggendo dal controllo delle povere strutture sanitarie locali, che hanno implorato l'aiuto estero per risolvere la situazione prima che diventi una pandemia.


Il Parlamento si è riunito l'11 agosto per decidere se aprire la procedura di destituzione di Musharraf. Questi pochi giorni dopo ha rassegnato le dimissioni. Per il futuro si prevede l'avvento al potere del vedovo di Benazir Bhutto, che tuttavia ha una fama non invidiabile con pesanti accuse di tangenti e corruzione. La cosa in nessun caso a pacificato il Pakistan. Il 12 agosto è stato dichiarato ucciso Al-Masri, elemento di spicco di Al Quaeda, nelle regioni tribali pakistane. Il 18 agosto Musharraf annuncia le sue dimissioni, rassicurato dai Sauditi di trovare un rifugio da esiliato di lusso; il giorno dopo una bomba piazzata in un ospedale, pronto soccorso, ha fatto non meno di 23 vittime. All'orrore di questi attentati ne sono seguiti altri: il 21 agosto un'esplosione ha provocato un massacro in una fabbrica d'armi pakistana, uccidendo almeno 70 persone. Le elezioni per il successore di Musharraf sono già state indette per il 6 settembre


Accordata la fiducia parlamentare al nuovo governo Siniora. Nel contempo le tensioni hanno comportato tra l'altro un attentato ad un autobus, il 13 agosto, nella già colpita Tripoli: almeno diciotto vittime.


Crisi economiche mondiali

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Zapatero è tornato in anticipo dalle vacanze per lavorare con il governo sul rilancio dell'economia della Spagna, che rischia la recessione a causa dell'esplosione della bolla immobiliare. Zapatero ha messo a punto un piano di 25 punti per rilanciare l'economia, comprendente anche altre privatizzazioni. Dall'altro lato del mondo il Giappone è in recessione, tecnica e pratica, essendo già da due trimestri in flessione il suo PIL. La crescita giapponese, forte per decenni, ha cominciato ad andare in crisi già da circa 20 anni e la crisi che si respira a livello internazionale ha comportato la riduzione dell'export, mentre il mercato interno è saturo da anni.

Api e Bayer

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La moria delle api che sta avvenendo per parassiti e altre cause non ben chiare sta devastando l'allevamento, la produzione di miele, mettendo in crisi l'ecologia del pianeta. Ora una delle cause sarebbe stata individuata: l'accusa è per la Bayer, colosso tedesco della chimica-farmaceutica, che è stato denunciato davanti al tribunale di Friburgo dalla Coalizione contro i pericoli derivati dalla Bayer, attiva dal '78 in 46 Paesi. Due micidiali pesticidi sarebbero la causa principale del dimezzamento di api in Italia e in Francia, e nel crollo di popolazioni in USA, Gran Bretagna e Svizzera.

  • Astrit Dakli, La sconfitta americana, il Manifesto 13 agosto 2008