'Ndrangheta: sciolto il consiglio comunale di Reggio Calabria

martedì 9 ottobre 2012

Palazzo San Giorgio sede del Comune di Reggio Calabria

Il Consiglio comunale di Reggio Calabria è stato sciolto per contiguità con organizzazioni mafiose (ex art. 143 d.lgs. 267/2000 Legge contro le infiltrazioni mafiose negli enti locali); il provvedimento è stato adottato questo pomeriggio dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, che a sua volta ha basato la decisione sulla relazione del Prefetto di Reggio Calabria, redatta al termine dell'indagine amministrativa svolta da una apposita Commissione prefettizia d'accesso presso il comune reggino. La Commissione d'accesso ha ricostruito le contiguità con la 'ndrangheta, individuate soprattutto nelle società partecipate, quali la Multiservizi e la Leonia.

Decisione importante quella adottata dal Governo considerando che è la prima volta che viene adottata tale misura per un Capoluogo di Provincia.

L'ente locale era retto da circa dieci anni dal centrodestra, infatti dal 2002 al 2010 Sindaco della città è stato l'attuale Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, poi un anno di reggenza da parte del vice Giuseppe Raffa e ora Demetrio Arena, fedelissimo del Governatore Scopelliti, eletto nel maggio 2011 con oltre il 54% dei voti.

Da domani saranno all'opera i tre Commissari prefettizi, che svolgeranno, per un periodo di 18 mesi, prorogabili fino a 24, contemporaneamente l'attività di Sindaco, Giunta e Consiglio comunale; i commissari dovranno bonificare un ente che, secondo quanto trapelato a seguito delle indagini della magistratura e delle autorità amministrative, era fortemente influenzato dalla 'ndrangheta da tantissimi anni.

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